Negli ultimi anni, il concetto di welfare aziendale si è evoluto da semplice beneficio accessorio a leva strategica fondamentale per attrarre talenti, migliorare il clima aziendale e aumentare la produttività. Ma cosa si intende esattamente con welfare aziendale e perché sempre più imprese, grandi e piccole, scelgono di implementarlo?

Cos’è il Welfare Aziendale?

Il welfare aziendale comprende l’insieme di iniziative, servizi e benefit messi a disposizione dei dipendenti da parte dell’azienda, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita lavorativa e personale. Può includere:

• Buoni spesa o buoni pasto
• Assistenza sanitaria integrativa
• Contributi per la formazione
• Supporto alla genitorialità (nidi aziendali, permessi extra)
• Convenzioni con palestre, cinema, teatri
• Piani di previdenza complementare
• Smart working strutturato
• Servizi di counseling e benessere psicologico

Di seguito un confronto sul diverso trattamento fiscale e contributivo per la cifra di 1.000 euro erogata in denaro o «investita» in due tipologie di Welfare.

Perché le Aziende Puntano sul Welfare

Un piano di welfare ben strutturato porta vantaggi tangibili sia ai dipendenti che all’azienda. Vediamone alcuni:

1. Maggiore motivazione e coinvolgimento
   Dipendenti soddisfatti e supportati sono più motivati, meno inclini al turnover e più produttivi. Il welfare diventa un fattore chiave di fidelizzazione.
2. Attrazione dei talenti
   In un mercato del lavoro sempre più competitivo, offrire benefit personalizzati può fare la differenza nella scelta tra due aziende.
3. Ottimizzazione fiscale
   Molti strumenti di welfare rientrano nei fringe benefit esenti da imposte fino a determinati limiti, con vantaggi economici sia per l’azienda che per il lavoratore.
4. Responsabilità sociale d’impresa (CSR)
   Il welfare aziendale rafforza la reputazione aziendale, dimostrando attenzione al capitale umano e ai valori sociali.

Welfare Personalizzato: La Nuova Frontiera

Ogni azienda è diversa, così come i bisogni dei suoi collaboratori. Per questo motivo, molte imprese scelgono piattaforme digitali che permettono ai dipendenti di selezionare i benefit più adatti alle proprie esigenze, creando così un welfare “su misura”. É stato stimato che nel 2023 il welfare aziendale – tra transato delle piattaforme e benefits– è valso oltre 3,2 miliardi di euro: la crescita del mercato è stata pari al +3,5% tra il 2021 e il 2022 ed è stata di oltre 6,5% tra il 2022 e il 2023. In Italia, ben l’83,2% dei lavoratori sarebbe disposto a cambiare azienda se il pacchetto di Welfare offerto fosse più vantaggioso​​.

Salute e assistenza rappresentano un fulcro importante per il welfare aziendale, in quanto si pone l’obiettivo di alleggerire le famiglie da costi che il sistema sanitario nazionale non è più in grado di coprire.

I servizi più apprezzati della sanità integrativa sono:

• i check-up (12,3%)
• le convenzioni con ambulatori medici e dentistici (11,6%)

Ancora in fase iniziale sono i servizi di assistenza per familiari anziani o non autosufficienti, servizi sociosanitari, come il sostegno psicologico o la riabilitazione. 

Conclusione

Il welfare aziendale non è più un “lusso” riservato a poche grandi imprese: è uno strumento concreto e accessibile, che migliora il benessere delle persone e, allo stesso tempo, rafforza la competitività dell’azienda. In un mondo del lavoro in continua evoluzione, investire nel benessere delle proprie risorse umane è la chiave per costruire un futuro sostenibile e di successo.

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